precorrere
verbo
  1. sorpassare, correre o trovarsi innanzi, sopravanzare o antecedere, anticipare, detto spesso di oggetti astratti (nella stessa accezione, il verbo è anche intransitivo, vedi sotto)
  2. (letterario) raggiungere celermente e superare a piedi, a cavallo o con altri mezzi una persona, un gruppo di persone o una folla in movimento
  3. (senso figurato) precedere nel tempo e -con una capacità di previsione e di interpretazione di indizi indecifrabili per altri- assecondare con successo o con il rischio di venire emarginati per incomprensione quelli che saranno i gusti, le mode, i desideri, le tendenze, le richieste di una collettività o il succedersi e lo snodarsi di determinati accadimenti già instradati sulla via di una futura maturazione
    • egli è l'incarnazione del genio che precorre i tempi
  4. (senso figurato) intuire e realizzare in anticipo un bisogno, un'esigenza ancora inespressi; in questa accezione è usato sia come transitivo che come intransitivo

  5. sorpassare, correre o trovarsi innanzi, sopravanzare o antecedere, anticipare; la forma intransitiva prevale sulla transitiva nell'uso poetico
  6. (letterario) (senso figurato) arrivare prima del momento designato dalla natura, dal fato, ecc.
sillabazione
pre | cór | re | re
pronuncia

(IPA): /pre'korrere/

etimologia

dal latino praecurrere (vedi praecurro), "correre (currere) avanti (prae), precedere"

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traduzione

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