ammannire
verbo

coniugazione

  1. dall'accezione antica di organizzare l'allestimento di un'impresa, apparecchiarsi, predisporsi a qualcosa o curare le fasi preliminari di un lavoro per accingervisi, con il tempo si è passati quasi esclusivamente all'ambito culinario, nel significato di preparare e servire pasti, vivande, manicaretti
    • a Campos Novas fummo trattati sontuosamente; pel desinare ci vennero ammanniti polli, riso, biscotti, vino, liquori; caffè alla sera, e pesce e caffè per la colazione. Tutto questo, compreso buon nutrimento per i cavalli, ci costò solo 2 scellini e mezzo a testa. (Charles Darwin, Diario di una naturalista giramondo, traduzione di Michele Lessona)
  2. approntare e porgere, offrire, rifilare a qualcuno qualcosa di richiesto che non corrisponde ad esso o alle aspettative intorno ad esso o che si propone di sostituirlo inopportunamente e in modo talora derisorio; dispensare, propinare, far sorbire ciò che non è desiderato e che in taluni casi non è neppure desiderabile
    • Veramente non si tratta di una persona comune, di un qualsiasi lavoratore della mensa. Legge e riflette sulle verità che i quotidiani ammanniscono prodigiosamente nelle loro pagine economiche (Antonio Gramsci, Sotto la mole 1916-1920)
    • vedi che della vita ne hai nell'anima oltre il bisogno; appunto la soverchia vitalità ti opprime; bisogna rintuzzarla. Io conosco il tuo male, e ne conosco anche il rimedio. So che ami disperatamente, come si ama quella donna che è venuta incontro all'amor nostro e ci ha stregato la fantasia colle gioie più dolci che l'amor proprio e la voluttà sappiano ammannire, lavorando di conserva! (Ippolito Nievo, Le confessioni di un italiano)
sillabazione
am | man | nì | re
etimologia

dal germanico gotico manwjan "preparare, allestire"


traduzione



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