spinacio
sostantivo

spinacio m sing (pl: spinaci)

  1. (botanica) (Spinacia oleracea) è un vegetale fiorito, commestibile, appartenente alla famiglia delle Amaranthaceae o Chenopodiaceae, originaria dell'Asia centrale e sud-occidentale. È una pianta annuale (raramente biennale), che cresce fino ad una altezza di 30 cm. Lo spinacio, nelle regioni italiane con clima temperato, può essere coltivato anche in inverno. Nella leggenda popolare è falsamente considerato un alimento particolarmente ricco di ferro rispetto a tutte le altre verdure, e quindi altamente nutritivo e corroborante. È largamente utilizzato nella gastronomia italiana quale ingrediente, assieme ai vari tipi di formaggio, per pasta ripiena (cannelloni, tortelli ecc.), oppure per la preparazione di particolari quiche e torte salate (es. erbazzone di Reggio Emilia), per colorire l'impasto di gnocchi di patate o di pasta sfoglia (es. lasagne, tagliatelle ecc.), nel minestrone di verdure o semplicemente utilizzato come contorno alle carni, servito lessato in acqua e condito con sale, olio e aceto o saltato in padella con il burro. È una verdura altamente digeribile e indicato per l'alimentazione a tutte le età
  2. (gastronomia) definizione mancante; se vuoi, aggiungila tu
sillabazione
spi | nà | cio
pronuncia

(IPA): /spiˈnaʧo/

etimologia

deriva dal persiano aspanākh




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