conto
sostantivo
verbo etimologia
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sostantivo
conto m sing (pl: conti)
- (matematica) calcolo aritmetico
- (diritto) (economia) (commercio) (finanza) operazione contabile per raccogliere, fissare e valutare spese, entrate, debiti, crediti ecc.
- conto corrente: disponibilità finanziaria in banca
- (informatica) conto telematico: (account) in un forum o altro sito in rete, insieme delle informazioni relative a un utente raccolte a partire dalla registrazione che gli permettono, in seguito al riconoscimento mediante l'accesso, di accedere ai servizi del sito stesso. Il conto contiene fra l'altro il profilo dell'utente, le sue impostazioni personali e soprattutto il suo identificativo utente (spesso corrispondente allo pseudonimo) e la sua parola d'ordine
- somma da pagare per una prestazione ricevuta
verbo
conto
- prima persona singolare dell'indicativo presente di contare
- còn | to
pronuncia
(IPA): /konto/
- (calcolo aritmetico) dal latino tardo compŭtus
- (participio passato) da contare
- (conosciuto) dal francese antico cointe cioè "noto, cortese, adorno"
- (racconto) derivazione di contare nel senso di "raccontare"
- calcolo, conteggio, computo, somma
- spesa, lista, nota, dovuto, spettante, parcella, onorario, fattura
- (senso figurato) valore, importanza, rilevanza, stima, considerazione, opinione, pregio
- (senso figurato) valutazione, previsione
- (senso figurato) assegnamento
- far conto di: fingere di
- rendere conto : significa dare spiegazioni di un'azione compiuta oppure tentare di giustificarne le motivazioni, da cui io no devo rendere conto a nessuno [di quello che faccio]
- avere un conto in sospeso [con qualcuno]: quando grave, significa voler vendicarsi contro qualcuno, persino con la violenza fisica o peggio; con toni più pacati ma similmente rischiosi, si riferisce comunque ad un senso di vendetta, magari per un'offesa subita, sia essa esplicita o meno, per essere stati messi da parte, per essere stato oggetto di derisione, per essere stato allontanato, ecc. Comunque è un'espressione non [proprio] detta con "diplomazia"
- rendersi conto : capire un grave errore fatto, talvolta ai danni di qualcuno; altrimenti significa semplicemente cercare di capire meglio
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